Ho cominciato la mia avventura nel mondo delle arti sceniche all’Accademia Internazionale di Teatro di Roma nel 2000 (che all'epoca si chiamava Accademia Internazionale di Teatro “Circo a Vapore”), con la fortuna di incontrare come primo Maestro Emmanuel Gallot-Lavalléee. E' stato lui a farmi comprendere da subito l'importanza della poliedricità per chi vuole vivere sul palcoscenico.

E l'ho preso in parola: nel corso degli anni successivi ho affiancato alle sue lezioni quelle di altri importanti maestri: Carlo Leonardi ed Anjuh Ormelloh per le arti circensi, Osvaldo "Pudim" Da Silva per la Capoeira, Ivan Truol e Patrizia Cavola per la danza contemporanea, Alessandro "Mago" Mancini per il cabaret. Ultimo, ma-non-per-importanza, l'incontro nel 2010 con Carlo Boso: porterà al mio secondo percoso accademico, nella sua “Académie Internationale Des Arts du Spectacle” a Versailles.

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Grazie a Carlo Boso  ho approfondito il lato drammaturgico e sceneggiatoriale, portatondomi negli anni successivi a conseguire due importanti riconoscimenti: il secondo premio al concorso letterario nazionale "Premio Lupo" nel 2020 con il racconto "U.D.E. - 25 Aprile 2065" ed il premio per il miglior testo al festival nazionale di cabaret "Makketiridi" nel 2021 col monologo comico "Il maschilismo non esiste più... parliamone da uomo a uomo".

Ho avuto la fortuna di calcare le assi di palchi importanti, come quello di “Memorie di Adriano”, e di diverse produzioni di opera grazie alla lunga collaborazione con regista Gianmaria Romagnoli, e di partecipare al festival di Avignone con  “Antigone - Tragicommedia dell’Arte”, al momento ancora in scena con la compagnia "I Fiori di Bacco".

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Ad oggi porto in scena il mio repertorio personale di spettacoli in scena ed in piazza,  che spaziano da arti circensi a cabaret. Parallelamente collaboro con due compagnie che ho contribuito a creare, "I PredAttori del Tempo" ed "I Fiori di Bacco", insegno e  scrivo spettacoli e copioni per me, le mie compagnie ed i miei allievi.

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